Stai cercando la Recensione Ghost Phantomime per scoprire come la band svedese ha realizzato l’album di cover di Genesis, Iron Maiden e tanti altri artisti? Bene, sei nel posto giusto! Insieme analizzeremo, canzone per canzone, il nuovo disco del gruppo Heavy Metal.
Vi ricordiamo, inoltre, che potrete trovare il disco dei Ghost e tutti i prodotti ufficiali della band al seguente link: Promo Ghost
Recensione Ghost Phantomime
I Ghost sono un gruppo che non si può non notare. Il loro leader Papa Emeritus che si presentava durante i concerti e nei video della band come una sorta di anti-Papa ed il successivo cardinale Copia non sono gli unici elementi dissacranti che caratterizzano i ragazzi svedesi.
Dopo 5 album in studio e 3 EP il gruppo ha deciso di creare un album di Cover, in stile dark, per omaggiare gli artisti che hanno avuto la maggiore influenza durante il loro percorso di crescita.
Scopriamo insieme Phantomime e analizziamo le 5 traccie dell’EP prodotto dalla band che ha sconvolto il panorama musicale Metal per le sue performance spettrali.
Si parte subito con See No Evil, cover dei Television, gruppo garage rock psichedelico che divennero punto di riferimento per la scena new wave. Una canzone dove appare la voglia di mantenere lo spirito originale con un tocco personale forse un pò troppo lezioso sulle chitarre.
Quando si parla di Genesis non si può parlare di un opera come Jesus He knows me, che i Ghost fanno loro come seconda traccia. Scelto anche come singolo, le note di JHKM si adattano perfettamente allo stile della band svedese e ne esce fuori una piccola perla.
Hanging Around non ha bisogno di presentazioni. L’iconica canzone dei The Stranglers ci riporta negli anni 70, facendoci fare un giro con la ragazza dal vestito rosso. Grazie ad un interpretazione riuscita i Ghost riescono a modernizzare un pezzo storico alla grande.
Scelta curiosa quella di interpretare una canzone come Phantom Of The Opera degli Iron Maiden per i Ghost. Nonostante i nostri pregiudizi la traccia risulta assolutamente godibile, in uno stile dark e moderno che rendono divertente l’ascolto.
We Don’t Need Another Hero è un omaggio a Tina Turner e al suo grido di dolore verso una società senza eroi. Canzone emozionante ma che non si avvicina al grande pezzo con cui Anna Mae Bullock ci fece piangere nel 1985.
Ghost Phantomime. Voto 7
Il disco dei Ghost Phantomime racchiude una serie di brani che hanno rappresentato il percorso di crescita della band. Se pezzi come Jesus He Khows me si adattano perfettamente al loro stile e il tentativo di osare con un pezzo degli Iron riesce alla grande, la dedica conclusiva alla storica canzone di Tina Turner ci lascia perplessi.
Il disco può rappresentare una colonna sonora per nostalgici che riporta il pubblico negli anni che furono con un tocco di modernità che non guasta mai. Da ascoltare. Voto 7.
Vi ricordiamo che potete trovare il disco dei Ghost e tutti i prodotti ufficiali al seguente link: Promo Ghost